TITOLO DELL’OPERA
CONDIVISIONE DI METODOLOGIE PER L’EXPORT DELLE SMART FOOD – COMEEXPO


Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020
ASSE 3
COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI
AZIONE 3.4.1
Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale
BREVE DESCRIZIONE
Le Aziende proponenti del progetto “Condivisione di Metodologie per l’Export delle Smart Food – CoMeExpo” tutte appartenenti alla Rete Innovativa Regionale RIBES-Nest, Soggetto proponente e gestore delle attività, durante i numerosi incontri di Rete hanno identificato tra le problematiche comuni quella di necessitare di un approccio modulare e pianificato delle proprie strategie di internazionalizzazione che non sempre viene affrontato in maniera organica. Infatti, spesso l’identificazione delle azioni legate alla scelta dei Paesi dove si intende esportare sono dettate da esigenze del momento e/o dalla necessità di essere presenti in alcuni mercati Paesi dove sono state identificate opportunità di commercializzazione ed export dei propri prodotti.
Da queste considerazioni nasce l’idea di realizzare una serie di attività finalizzate a condividere le esperienze, sia positive che negative, ma tutte estremamente diverse dei Partner della Rete proponenti del progetto “CoMeExpo” e insieme identificare strumenti e metodologie idonee alle singole realtà aziendali in modo da renderle più mirate, idonee e in grado di ottimizzare i risultati derivanti dalle azioni di internazionalizzazione che si intende svolgere.
FINALITÀ
La finalità principale del progetto non è solo quella di migliorare le performance di export delle singole aziende partecipanti, ma soprattutto migliorare il modello di export in ogni singola azienda proponente attraverso la condivisione delle esperienze con gli altri partecipanti e, non da ultimo trasferire (compatibilmente con la privacy aziendale) le metodologie e esperienze all’interno della rete RIBES-Nest e degli altri suoi Soci, anche grazie all’uso di professionalità qualificate sia dei fornitori esterni che del TEM. Tra i risultati attesi vi è anche la messa a punto di una strategia comune per la partecipazione alla stessa tipologia di fiera attraverso un percorso comune per migliorare i propri strumenti di comunicazione e di allestimento interno degli stand.
SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 299.500
CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 149.750
ELENCO DELLE IMPRESE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

  • + WATT SRL
  • ECAMRICERT SRL
  • FAVERO ANTONIO SRL
  • LATTERIA DI SOLIGO SCA

TITOLO DELL’OPERA
Cibo intelligente per un futuro sostenibile
(3S_4H – Safe, Smart, Sustainable Food for Health)
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Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento
POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese”
Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1: RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE
AZIONE 1.1.4: Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

 

BREVE DESCRIZIONE
Il progetto 3S4H “SafeSmartSustainable food 4 Health” affronta i temi della produzione alimentare dal punto di vista della sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità, e della promozione del buono stato di salute attraverso una corretta e attenta alimentazione. Per garantire la qualità alimentare e la sostenibilità delle filiere agro-alimentari è necessario controllare la produzione e l’origine delle materie prime e la successiva trasformazione di un prodotto, per assicurarne la validità nutrizionale tutelando la sicurezza intermedia e finale. A questi aspetti si accompagna il concetto di sostenibilità: i sistemi di produzione alimentare dovranno diventare estremamente efficienti, filiere in grado di produrre cibo sicuro e nutriente, riducendo al tempo stesso in modo deciso l’impatto ambientale. Nel corso del progetto, che durerà tre anni, saranno studiate e migliorate filiere alimentari già esistenti, grazie alla collaborazione delle aziende partecipanti. Verranno sperimentate soluzioni innovative su sistemi quali le filiere cerealicole, lattiero-casearie, vegetali e delle piante officinali. Il progetto, a cui partecipano 14 aziende e cinque organismi di ricerca, si articola in quattro linee di ricerca (WP), una linea per il management (WP0) ed una per la comunicazione dei risultati più significativi al pubblico e a esperti del settore (WP5). Nell’ambito della sicurezza degli alimenti (WP1 Safe Food) si svilupperanno metodiche rapide di determinazione di alcuni patogeni, di micotossine e di contaminanti su diverse matrici alimentari. Nel WP2 sarà affrontato il tema dello Smart Food e della possibilità di valorizzare e di migliorare le capacità nutritive degli alimenti anche attraverso l’addizione di componenti quali biomolecole e fitocomplessi innovativi. Il WP3 (Sustainable Food) sarà dedicato alla sostenibilità dei processi, alla valorizzazione e al recupero dei sottoprodotti, all’applicazione di metodologie alternative nel trattamento delle materie prime, preferibilmente a basso costo. Il WP4 (Health) riguarderà gli effetti della nutrizione smart sul mantenimento della salute e di una buona qualità di vita.

FINALITÀ

  • qualificare le materie prime e i prodotti delle filiere agroalimentari tradizionali (cerealicole, lattiero-casearie, vegetali, delle piante officinali) in termini di sicurezza e tracciabilità;
  • valorizzare le tipicità agroalimentari tradizionali prodotte dal territorio;
  • identificare nuovi componenti nutritivi (biomolecole, oligoelementi, fitoderivati) e mettere a punto metodologie non convenzionali per migliorare il valore di alimenti e di integratori alimentari;
  • migliorare la produzione in campo alimentare attraverso metodi più sostenibili, valorizzazione dei sottoprodotti, ridotto consumo energetico per filiere sicure, di eccellenza e integrate nel sistema territoriale;
  • studiare gli effetti di una alimentazione smart rispetto a una tradizionale su alcuni processi fisiologici;
  • migliorare la competitività delle aziende partner attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione;
  • accrescere il valore produttivo e commerciale delle attività collegate ai settori di interesse;
  • sviluppare partnership proattive e continuative tra aziende e soggetti della conoscenza o esperti di settore.

RISULTATI ATTESI
Messa a punto di metodologie idonee per la rilevazione rapida e diffusa di micotossine e della tracciabilità su materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee all’individuazione e valorizzazione di nuovi principi nutritivi in materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee per la caratterizzazione e la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti da processi di produzione e trasformazione dalle materie prime di interesse per le aziende partner; studio di metodologie non tradizionali e sostenibili per il trattamento di materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie e processi sostenibili per migliorare la produzione in campo alimentare; messa a punto di un prototipo per studiare in modelli sperimentali le potenzialità nutraceutiche degli alimenti sul miglioramento di alcuni processi fisiologici (ciclo sonno/veglia, tono muscolare); migliorare la competitività delle aziende attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione; consolidare e proseguire la partnership tra aziende e soggetti della conoscenza; fornire utili informazioni sulla composizione e qualità dei prodotti studiati in modo da promuoverli non solo in ambito italiano ma anche internazionale.

SOGGETTI PARTECIPANTI: A.I.A. AGRICOLA ITALIANA ALIMENTARE S.P.A., AGRIPHARMA SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA, CEREAL DOCKS S.P.A., CHELAB SRL, CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR), ECAMRICERT S.R.L., FAVERO ANTONIO SRL, ILSA SPA, INDUSTRIA CASEARIA SILVIO BELLADELLI S.R.L., LATTERIA DI SOLIGO SOCIETA’ AGRICOLA COOPERATIVA, MICROMED S.P.A., MOLINO QUAGLIA SPA, PHOENIX RICERCA E TECNOLOGIE OTTICHE S.R.L., SALIX S.R.L., UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA, +WATT srl, EXPERTEAM SRL.
SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 5.188.650,00
CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 2.797.600,00

TITOLO DELL’OPERA

Nanotecnologie e nuovi alimenti

SVILUPPO DI APPROCCIO INTEGRATO PER L’INNOVAZIONE, L’EFFICACIA E LA SICUREZZA IN AMBITO ALIMENTARE

Il progetto si inquadra nel contesto della specializzazione smart agrifood come sviluppata nella strategia regionale s3 del veneto. Partendo dalle analisi dei punti di debolezza del settore in regione, quali il prevalere di realtà produttive di modeste dimensioni, e la conseguente difficoltà a cogliere le opportunità di innovazione, il progetto vuole sviluppare strumenti utili alle PMI per poter incrementare in modo semplice, rapido, e sostenibile, l’innovazione dei prodotti alimentari. In particolare, le attività sono focalizzate sulla traiettoria di sviluppo “nutrizione, salute e sicurezza alimentare”. Fra questi tre temi, la sicurezza rappresenta un aspetto che le aziende in generale ritengono più importante, come indicato dal rapporto RIS3 del Veneto (pagina 95). Al fine di valutare la sicurezza di nuovi ingredienti e formulazioni, il progetto svilupperà un prototipo integrato ed automatizzato di un modello digestivo umano in vitro, progettato e validato secondo standard europei e rispondente alle norme di legge. Dal punto di vista dell’innovazione, saranno applicate le nanotecnologie quale tecnologia abilitante. Dal punto di vista delle PMI, le nanotecnologie permettono l’innovazione dei processi di trasformazione, e quindi la valorizzazione delle produzioni vegetali, anche di nicchia, attraverso una differenziazione marcata rispetto a prodotti già presenti sul mercato. Ingredienti innovativi trovano applicazione, ad esempio, in integratori alimentari, alimenti funzionali e a fini medici speciali, categorie di prodotti che hanno un grande valore aggiunto. Per quanto riguarda i driver di innovazione, e facendo riferimento alla politica europea sull’invecchiamento attivo, la malnutrizione rappresenta una delle cause principali della fragilità e del calo delle capacità cognitive dell’anziano. L’uso di cibi funzionali e integratori è parte integrante del modello NUTRILIVE (Illario et al., 2016) per un invecchiamento attivo. Lo sviluppo e la verifica di efficacia e sicurezza di prodotti specifici, ad alta biodisponibilità e tarati per le condizioni nutrizionali e di salute, può essere un fattore decisivo nel miglioramento dello stato nutrizionale, completando una dieta sana ed equilibrata ed allo stesso tempo aiutando la prevenzione del decadimento funzionale e cognitivo.

TITOLO DELL’OPERA

Lab. Digitale e Realtà aumentata

AZIONE 3.3.1 – SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO, ALLA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO AL MERCATO, ALL’ATTRATTIVITÀ PER POTENZIALI INVESTITORI, DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI VITALI DELIMITATI TERRITORIALMENTE

Il progetto ha come scopo principale quello dell’innovazione e digitalizzazione del processo produttivo, prevedendo la completa revisione del sistema di gestione aziendale, in modo da renderla più efficiente e innovativa. Il progetto si inserisce nel processo di ammodernamento previsto nell’Industria 4.0, in quanto permetterà una completa digitalizzazione aziendale, dall’accettazione dei campioni mediante un nuovo sistema cloud di etichettatura elettronica con tecnologia IoT al suo processamento in quanto tutti gli strumenti saranno interconnessi e gestiti con un nuovo sistema LIMS (Laboratory Information Management System) completo dei moduli e delle attività di consulenza e basato sul software ProLabQ®. Il tutto sarà interfacciato con un sistema di realtà aumentata basato sul sistema Maestro®, ovvero una struttura con architettura integrata a moduli per la interconnessione delle competenze e attività aziendali mediante dispositivi mobili (tablet e smartphone) e smartglass.

TITOLO DELL’OPERA

Ricercatori azione 1.1.1

Valorizzazione di sottoprodotti e scarti agricoli e forestali: nutraceutica e nanotecnologie

Principi attivi di origine naturale, in particolare le piante, sono sempre più utilizzati quali validi alternative all’utilizzo di farmaci, in modo particolare per malattie croniche che prevedono l’assunzione di medicinali per periodi prolungati. Le fonti di principi attivi spesso sono piante coltivate ad hoc, selezionate per il loro contenuto di principi attivi estraibili. Ad esempio, piante aromatiche per l’olio essenziale con effetti antibatterici. Tuttavia, gli stessi principi attivi possono essere presenti in concentrazioni significative in altre specie vegetali, coltivate per altri usi ed utilizzate in filiere economiche anche lontane dall’alimentare, come ad esempio il settore forestale. Ad esempio è ben noto che la corteccia di specie arboree contenga sostanze anti-ossidanti e anti-infiammatorie (abete bianco, salice). Facendo riferimento ai recenti inviti della Commissione Europea rispetto allo sviluppo di un’economia circolare, e ad un agricoltura più sostenibile, diventa importante sviluppare metodi per valorizzare scarti di lavorazione e sottoprodotti dell’attività agricola e forestale. Questo approccio passa anche per l’identificazione di principi attivi innovativi, non ancora pienamente sfruttati sul mercato, in modo da dare un maggiore valore aggiunto ad eventuali prodotti commerciali. Infine, è sempre più stringente la necessità di sviluppare prodotti efficaci accompagnati da informazioni tecnico-scientifiche a supporto dei claim nutrizionali e di salute. La presente proposta ha lo scopo di supportare le aziende agricole e forestali della regione Veneto, anche con produzioni di tipo biologico, per (i) lo sfruttamento di scarti di lavorazione e sottoprodotti come fonte di principi attivi di valore nutraceutico, (ii) supporto allo studio della fattibilità economica tenendo conto del livello dei principi attivi utilizzabili, (iii) sviluppo e test di formulazioni nanotecnologiche efficaci e sicure per la produzione di prodotti commerciali competitivi. Poiché l’assorbimento e l’attività di un principio attivo sono alla base di una formulazione efficace, l’uso delle nanotecnologie per creare “nuovi alimenti” ad alto contenuto tecnologico, ben rappresenta il valore aggiunto di cui necessitano le PMI del territorio. L’innovazione in campo alimentare su base nanotecnologica deve anche tenere conto delle diverse normative, in modo particolare quella sui nuovi alimenti, e lo sviluppo di un servizio chiavi in mano finalizzato all’innovazione nanotecnologica può dare una spinta maggiore all’innovazione ed alla valorizzazione dell’agricoltura e silvicoltura veneta.

TITOLO DELL’OPERA

TEMART

 

DESCRIZIONE

L’idea che è alla base di TEMART è quella di valorizzare e coniugare le conoscenze artistiche e formali con le competenze tecnico-scientifiche mirando allo sviluppo di nuove combinazioni tra ricerca estetica con tecnologie manifatturiere e materiali che rispondano alle esigenze di innovazione nei domini dell’artigianato artistico, del restauro dei Beni Culturali, dell’arredo (con particolare riferimento al settore dell’illuminazione), del decoro architettonico e urbano e del design.

Sulla base di questa idea, nel progetto saranno studiate, messe a punto e validate applicazioni innovative di tecnologie in grado di prototipare e produrre componenti e prodotti di valenza artistica e di design nei quali si combinano le qualità della forma e del materiale con la multifunzionalità che, nella maggior parte dei casi, è imputabile alla natura e qualità delle superfici.

 

FINALITA’

L’obiettivo finale del progetto è quello di sviluppare un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS-Decision Support System) in grado di assistere le imprese ed i centri di ricerca del Veneto nella messa a punto ed integrazione nella catena del valore delle tecnologie e dei processi studiati e sperimentati. Il sistema, di tipo collaborativo, recepirà infatti il know-how generato grazie all’intensa ed estesa attività di sperimentazione e valutazione che sarà condotta nei diversi WP del progetto e consentirà la formalizzazione delle capacità tecniche ed operative ad elevata innovatività ed intensità di conoscenza espresse dal network. Esso assisterà il processo di decisione attraverso l’individuazione delle alternative tecnologiche disponibili, la modellazione dei processi industriali (ad esempio in termini di investimento, costi operativi e competenze necessari) e la loro analisi al fine di indirizzare le imprese nell’industrializzazione e produzione di nuovi prodotti, garantendo fattibilità tecnica ed economica, efficienza e competitività.

 

RISULTATI ATTESI

Grazie al progetto si intende valorizzare e coniugare le conoscenze artistiche e formali con le competenze tecnico-scientifiche mirando allo sviluppo di nuove combinazioni tra ricerca estetica e formale con tecnologie manifatturiere e materiali che rispondano alle esigenze e alla capacità di innovazione nei domini della manifattura artistica, del restauro dei Beni Culturali, dell’arredo (con particolare riferimento al settore dell’illuminazione), del decoro architettonico e urbano e del design. Questo intendimento si traduce in una estesa ed intensa attività di studio e di sperimentazione presso i laboratori degli organismi di ricerca e delle imprese che porterà alla realizzazione di un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS- Decision Support System) di tipo collaborativo in grado di assistere nella messa a punto ed integrazione nella catena del valore delle tecnologie e dei processi innovativi che saranno oggetto dell’attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale del progetto. Grazie a questo risultato il progetto assume una valenza strategica per il sistema delle imprese che vi partecipano e, soprattutto, per il sistema delle imprese presenti nelle quattro RIR e, più in generale, per le imprese manifatturiere della Regione Veneto.

 

SOGGETTI PARTECIPANTI

  • Università degli Studi di Padova: Dip. di Ingegneria Industriale e Dip. di Beni Culturali
  • Università di Verona: Dip. Informatica e Dip. di Biotecnologie
  • Università di Venezia – Ca’ Foscari : Dip. di Scienze ambientali, Informatica.e Statistica e Dip. di Scienze Molecolari e Nanosistemi
  • Università di Venezia – IUAV: Dip. di Progettazione e fabbricazione in Ambienti Complessi
  • DELKA srl
  • DFF srl
  • ECOR INTERNATIONAL Spa
  • ENGINSOFT Spa
  • METAL FINISH srl
  • OFFICINA DEI MATERIALI sas
  • PRISMATECH srl
  • PRS srl
  • PFActor srl
  • VAR CONNECT srl
  • STUDIO 4 srl
  • FRANCESCON srl
  • COOPSERVICES SOC. COOP
  • VENETIAN HERITAGE CLUSTER srl
  • KAZAN srl
  • ENGI srl
  • ORSAN INTERNATIONAL srl
  • R&C ART srl
  • ECAMRICERT srl

 

SPESA COMPLESSIVA

4.987.374,31 euro

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO

2.430.030,39 euro

TITOLO DELL’OPERA

SUSTAIN4FOOD: IL NUOVO PROGETTO SULLE MICROPLASTICHE E LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Con l’approvazione della graduatoria dell’ultimo bando promosso dalla Regione del Veneto e riservato alle Reti Innovative Regionali, EcamRicert aggiunge un altro progetto ambizioso e innovativo alla lista delle iniziative di ricerca e sviluppo.

Il progetto dal titolo “Sostenibilità̀ dell’agroalimentare Veneto: metodologie e strumenti innovativi per l’efficientamento dei processi produttivi, la funzionalizzazione degli alimenti e lo smart- packaging – SustaIn4Food (Sustainability and Innovation for Food)” si è posizionato al secondo posto della graduatoria, riconoscendone quindi l’ottima organizzazione e argomentazione.

A coordinare il progetto è la Rete Innovativa Regionale Cluster Biologico Veneto; complessivamente sono coinvolte 14 Aziende e 4 Enti di Ricerca, non solo soci del Cluster Biologico Veneto ma anche di RIAV e del Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia.

SustaIn4Food si pone come obiettivo il miglioramento della sostenibilità e del livello di innovazione del settore agroalimentare veneto, ambito produttivo di rinomata eccellenza.

I compiti di EcamRicert si possono individuare in tre sostanziali task:

– Caratterizzazione del contenuto di microplastiche in prodotti lattiero-caseari e a base di carne;

– Studio dell’utilizzo dell’acqua e Water Footprint nell’industria lattiero casearia;

– Studio dell’utilizzo e della qualità dell’acqua e Water Footprint nell’industria di macellazione e trasformazione di carne di vitellone.

La programmazione del progetto prevede lo sviluppo delle attività fino a fine 2022.

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