Il latte è esente dalla contaminazione da microplastiche?
Un gruppo di ricerca dell’ Instituto Politécnico Nacional (IPN, Messico) ha raccolto e analizzato 23 campioni provenienti da 5 brand internazionali e 3 brand nazionali per verificare la presenza di microplastiche nel latte.
Il latte viene generalmente testato per la presenza di contaminanti quali allergeni e patogeni, mentre l’impatto relativo alla contaminazione da microplastiche derivato da attività legate al processo produttivo – dalle aziende agricole all’industria casearia – è in gran parte sconosciuto.
LO STUDIO
Lo studio dimostra che i livelli di contaminazione da microplastiche risultano essere un effetto diretto dei processi industriali. I risultati hanno appurato che il rilascio di microplastiche secondarie sono una fonte significativa di rifiuti plastici nel latte.
Il RASFF Portal della Commissione Europea e il sito web dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare hanno segnalato la presenza di contaminazione da microplastiche in diversi prodotti alimentari.
COSA FARE?
Ad oggi non esistono metodi generalmente riconosciuti e testati in merito all’identificazione e determinazione di questi frammenti, in quanto l’enorme varietà di materie plastiche esistenti e la complessità delle matrici da testare, rende intrinsecamente difficile sia l’analisi qualitativa che quantitativa delle microplastiche.
Grazie alla pluriennale esperienza dei laboratori di EcamRicert-ECSIN in materia, è stato possibile sviluppare e validare metodi specifici applicabili a molte matrici, tra cui detergenti, cosmetici, acqua potabile, latte, bevande, sali minerali, prodotti ittici e matrici ambientali (es. acque di scarico, terreni, fanghi).